Luoghi di esposizione “naturale” alle fibre asbestiformi
Il problema in Turchia
sintesi del dott. Francesco Maria Rinaldi (rinaldi9@student.unisi.it) specializzando al V° anno di Specializzazione in Medicina del Lavoro – Università degli Studi di Siena.
IL PROBLEMA IN TURCHIA
I VILLAGGI DEI DANNATI 1 di Clare Wilson New Scientist da Internazionale n. 1004 2013
“Quando ci svegliamo al mattino, controlliamo di non avere la tosse, perché chi tossisce è spacciato” rivela un abitante di Karain, piccolo villaggio nel cuore della Cappadocia, Turchia centrale. Immerso in un fantastico paesaggio vulcanico, insieme a Tuzkoy e Sarihidir questi paesini ospitano agricoltori e artigiani, tutti accomunati da un’inesorabile destino: da un terzo alla metà dei decessi degli abitanti del posto sono dovuti al mesotelioma. Eppure di amianto da quelle parti non ce n’è.
Un interessante articolo di Clare Wilson apparso un paio di mesi fa sulla rivista britannica New Scientist, ha messo in evidenza un problema di cui in futuro sentiremo parlare: non esiste solo l’asbesto quale causa di tumori al mesotelio, in tantissime parti del mondo (compresa l’Italia!) vi sono altri silicati che hanno caratteristiche simili pur essendo ancora in parte misconosciuti. La sostanza che sta uccidendo gli abitanti di alcune zone della Cappadocia si chiama erionite, presente nella roccia bianca e morbida che circonda i villaggi: la sua erosione ha creato grotte e camini naturali caratteristici e la sua lavorazione ha consentito la costruzione di case ed edifici, ma all’insaputa degli abitanti del luogo anche contaminato seriamente l’ambiente.
Uno dei primi medici che ha cercato di far luce sulla lunga scia di morte dei tre villaggi turchi è stato l’americano Michele Carbone che non solo ha confermato quanto già si ipotizzava circa il ruolo eziopatogenetico dell’erionite (dagli studiosi ritenuta ancora più pericolosa dell’amianto), ma che ha anche evidenziato come la genetica giochi un ruolo fondamentale nello sviluppo del mesotelioma, dato che il tumore colpiva intere famiglie risparmiandone altre.
Dal momento che l’allarme su questo minerale è stato lanciato solo di recente, esistono ancora poche informazioni sulle comunità a rischio, intanto però gli studi condotti in Cappadocia hanno prodotto un beneficio: la popolazione è stata allontanata dalle zone più pericolose e uno dei villaggi è stato ricostruito altrove. Nonostante questo la paura rimane: “Se qualcuno per strada dà un colpo di tosse, tutti si voltano a guardarlo pensando che sarà il prossimo a morire”.
* Per ulteriori approfondimenti sull’erionite e sulle attuali conoscenze vedere il Box 3, l’immagine I e l’Allegato III al termine dell’articolo.
ALLEGATO 3
ERIONITE
estratto da
IARC Monographs – A REVIEW OF HUMAN CARCINOGENS: ARSENIC, METALS, FIBRES, AND DUSTS. IARC Monographs on the Evaluation of Carcinogenic Risks to Humans 2012 Vol. 100 C 311 -316 3
“L’Erionite è un minerale fibroso presente in natura che appartiene ad una famiglia di minerali alluminosilicati idrati noti come zeoliti…
Benché l’erionite abbia una morfologia simile all’asbesto anfibolo possiede proprietà fisiche e chimiche differenti…
L’uso commerciale delle zeoliti è basato sulla capacità del minerale di assorbire selettivamente alcune molecole dall’aria o da liquidi…
L’erionite solitamente non è presente in forma pura ma spesso è associata ad altri minerali zolitici. Due sono i morfotipi maggiori: la forma a fibre corte e quella a fibre lunghe.
Depositi di erionite sono stati riscontrati in Antartide, Europa (Austria, Repubblica Ceca, Francia, Germania, Italia), Africa (Kenya, Repubblica Unita della Tanzania), Asia (Repubblica di Corea, Giappone), Nord America (Stati Uniti, Messico, Canada), così come in Georgia, Islanda, Nuova Zelanda, Federazione Russa, Scozia e Turchia.
Lo studio dei villaggi in Turchia in cui gli abitanti erano stati esposti a fonti ambientali di erionite fin dalla nascita e il follow-up eseguito su una coorte di emigranti in Svezia provenienti da uno dei villaggi degli esposti hanno mostrato una incidenza estremamante elevata di mesotelioma pleurico e peritoneale che presenta un nesso di causalità con l’esposizione al minerale. La capacità da parte dell’erionite di provocare mesotelioma sembra molto più alta rispetto a qualsiasi altro tipo di asbesto.
Esiste sufficiente evidenza della cancerogenicità dell’erionite negli esseri umani. L’erionite causa mesoteliomi.
Esiste sufficente evidenza della cancerogenicità dell’erionite tra gli animali da esperimento.
L’erionite è cancerogena per l’uomo (Gruppo 1). ”
BIBLIOGRAFIA
1. C Wilson I VILLAGGI DEI DANNATI, New Scientist, tratto da INTERNAZIONALE N.1004 da 14 giugno 2013, 44-46
2. IARC (2012) IARC Monographs – A Review of Human Carcinogens: Arsenic, Metals, Fibres, and Dusts. IARC Monographs on the Evaluation of Carcinogenic Risks to Humans Vol.100 C 11: 311-316.
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