Giornata Mondiale della Tubercolosi 2021

English translation

Anche quest’anno la Giornata Mondiale per la lotta alla Tubercolosi promossa dalla Organizzazione Modiale della Sanità (OMS/WHO), dal Centers for Disease Control and Prevention (CDC) e da StopTBPartnership è necessariamente segnata e collegata – come molte altre condizioni morbose o condizioni predisponenti alle patologie – alla diffusione della pandemia di SARS-CoV-2 che ha colpito e sta colpendo numerosissime persone in Italia (con 3.400.877 casi e 105.328 decessi al 23 marzo 2021) e nel mondo (con 123.419.065 casi confermati e 2.719.163 morti complessive al 23 marzo 2021).[1] L’OMS ha predisposto una pagina web specifica per affrontare assieme le due problematiche. Oltre a ciò la OMS ha pubblicato il 15 dicembre 2020 l’ultima nota informativa reltiva alla assistenza dei pazienti affetti da tubercolosi e la protezione degli operatori sanitari in tempo di pandemia da COVID-19.[2]

Secondo l’ultimo report  annuale realizzato dalla Organizzazione Mondiale della Sanità il numero di nuovi casi di tubercolosi  (TBC) a livello mondiale nel 2019 è stato di circa 10 milioni (intervallo, 8,9–11,0 milioni) distribuiti per il 56% tra gli uomini, per il 32% tra le donne e per il 12% in bambini di età inferiore ai 15 anni. 

La localizzazione geografica dei nuovi casi è stata per il 44% nella regione OMS del Sud-Est Asiatico, per il 25% in Africa, per il 18% nel Pacifico occidentale, per l’8,2% nel Mediterraneo orientale, per il 2,9% nelle Americhe e per il 2,5% in Europa.

In 8 paesi si sono verificati i due terzi dei nuovi casi totali: in India il 26%, in Indonesia l’8,5%, in Cina l’8,4%, nelle Filippine il 6,0%, in Pakistan il 5,7%, in Nigeria il 4,4%, in Bangladesh  il 3,6% e in Sud Africa il 3,6%. 

In generale, il tasso d’incidenza annuale della tubercolosi a livello nazionale è oscillato da meno di 5 a più di 500 casi (tra nuovi e riattivazioni) per 100.000 abitanti. In Italia il tasso annuale di incidenza tubercolare nel 2019 è stato di 7,1 casi per 100.000 abitanti (intervallo, 6,1-8,2 per 100.000) per un totale di 3.185 diagnosi.

A livello mondiale il numero di morti tra le persone non affette da HIV è stato di 1,2 milioni (intervallo, 1,1– 1,3  milioni); le vittime tra coloro che erano affetti da HIV sono state di 208.000 (intervallo, 177.000–242.000).[3]

La recente pandemia di COVID-19 ha sollevato alcune problematiche nella gestione della lotta alla tubercolosi e ha prospettato alcune opportunità per il futuro.  

In diversi paesi (India, Indonesia, Filippine e Sud Africa), tra gennaio e giugno 2020, si è registrato un sostanziale decremento (del 25-30%) nel numero delle diagnosi di TBC in confronto allo stesso periodo del 2019. L’impatto economico della pandemia da SARS-CoV-2 ha colpito due riconosciuti fattori concausali per la diffusione della tubercolosi, ossia, la malnutrizione ed il Prodotto Interno Lordo pro capite. Oltre a ciò, si è verificata un trasferimento delle risorse umane, finanziarie, strutturali e tecnologiche dalla lotta alla tubercolosi verso programmi di contrasto al COVID-19. [1] Anche per queste ragioni, la pandemia ha colpito più pesantemente le classi più povere (che già di per sé erano a maggior rischio di contrarre la tubercolosi).[4

C’è da tenere conto anche che in alcuni paesi il differimento delle risorse è stato tamponato mediante l’uso della tecnologia digitale per fornire servizi a distanza ai pazienti e mediante la somministrazione del trattamento farmacologico anti-tubercolare a domicilio. [3]

La COVID-19 ha avuto un impatto anche tra coloro che hanno mantenuto la propria occupazione, infatti, in Italia la proporzione di nuovi casi registrati per contatti sul luogo di lavoro è stata del 19,4%.[5] In letteratura sono stati riportati cluster di casi in diversi settori lavorativi come, ad esempio, quello della macellazione e della processazione delle carni [6], quello minerario (del carbone, del platino, dell’oro, etc.).[7] In quest’ultimo ambito si ha la coesistenza anche di altri fattori di rischio per le vie respiratorie: quello silicotigeno e quello tubercolare. In alcuni paesi ad elevata endemia di TB e di HIV l’ambiente minerario costituisce un terreno privilegiato per la diffusione della COVID-19 grazie anche alla coesistenza di condizioni socio-economiche svantaggiate e l’esposizione a polveri in ambiente sotterraneo. La coesistenza della patologia tubercolare e dell’infezione da SARS-CoV-2 sembra peggiorare la prognosi delle persone affette.[7]

Il settore lavorativo che più di ogni altro è stato colpito è quello dell’assistenza sanitaria.[5,8] Alla fine del 2020 il numero di operatori sanitari positivi al virus SARS-CoV-2  era di 91.270 (con 188 vittime) su un totale di 2.049.934 casi nella popolazione nazionale (una percentuale del  4,45% tra tutti i positivi).[9] I lavoratori dediti all’assistenza sanitaria sono anche quelli che sono impegnati in prima linea nella lotta alla tubercolosi.  

La lotta al SARS-CoV-2 potrebbe integrarsi con la lotta contro il micobatterio tubercolare offrendo la possibilità di anamnesi mirata a pazienti  con sintomatologia respiratoria  e l’opportunità di fornire una diagnosi contestuale e congiunta per entrambi i patogeni (soprattutto in aree ad elevata endemia tubercolare). Le  strutture o i servizi sanitari adibiti a queste operazioni dovrebbero garantire  la maggiore protezione e sicurezza possibile per tutto il personale sanitario a contatto con pazienti potenzialmente positivi.[2,10]

La pandemia da COVID-19 ha dimostrato che la volontà politica, la disponibilità finanziaria, l’evoluzione tecnologica e le azioni comunicative adeguate possono agire rapidamente ed efficacemente nel contrastare la diffusione di una patologia infettiva a carattere insidioso. Tale approccio potrebbe e dovrebbe essere applicato anche nella lotta alla tubercolosi.[4,10]

— —- —-

  1. WHO Coronavirus (COVID-19) Dashboard – covid19.who.int/ (23/03/2021)
  2. WHO Information Note – Tuberculosis and COVID-19. 15th December 2020. COVID-19: Considerations for tuberculosis (TB) care. www.who.int/docs/default-source/hq-tuberculosis/covid-19-tb-clinical-management-info-note-dec-update-2020.pdf?sfvrsn=554b68a7_0 (23/03/2021)
  3. Global tuberculosis report 2020 [Internet]. Geneva, World Health Organization; 2020. Available from: www.who.int/tb/publications/global_report/en/ (22/03/2021)
  4. Oga-Omenka C, Tseja-Akinrin A, Boffa J, Heitkamp P, Pai M, Zarowsky C. Commentary: Lessons from the COVID-19 global health response to inform TB case finding [published online ahead of print, 2020 Oct 22]. Healthc (Amst). 2020;9(2):100487. doi:10.1016/j.hjdsi.2020.100487.[link]
  5. Marinaccio A, Boccuni F, Rondinone BM, Brusco A, D’Amario S, Iavicoli S. Occupational factors in the COVID-19 pandemic in Italy: compensation claims applications support establishing an occupational surveillance system. Occup Environ Med. 2020 Dec;77(12):818-821. doi: 10.1136/oemed-2020-106844. Epub 2020 Sep 23. PMID: 32967988; PMCID: PMC7677459.[link]
  6. Waltenburg MA, Victoroff T, Rose CE, et al. Update: COVID-19 Among Workers in Meat and Poultry Processing Facilities ― United States, April–May 2020. MMWR Morb Mortal Wkly Rep 2020;69:887-892. DOI: http://dx.doi.org/10.15585/mmwr.mm6927e2.
  7. Naidoo RN, Jeebhay MF. COVID-19: a new burden of respiratory disease among South African miners? Curr Opin Pulm Med. 2021 Mar 1;27(2):79-87. doi: 10.1097/MCP.0000000000000759. PMID: 33417344; PMCID: PMC7924928.[link
  8. Burdorf A, Porru F, Rugulies R. The COVID-19 (Coronavirus) pandemic: consequences for occupational health. Scand J Work Environ Health. 2020 May1;46(3):229-230. doi: 10.5271/sjweh.3893. PMID: 32356896.[link]
  9. Istituto Superiore di Sanità – Bollettino-sorveglianza-integrata-COVID-19_29-dicembre-2020 – 28/02/2021.[link]  
  10. van der Walt M, Keddy KH. How COVID-19 can instruct TB research: ensuring the safety of researchers exposed to infectious disease. Int J Tuberc Lung Dis. 2020 Sep 1;24(9):978-980. doi: 10.5588/ijtld.20.0454. PMID: 33156770.[link]

WORLD TB DAY 2021: THE CLOCK IS TICKING – Join the 2021 Campaign!

Lucio Fellone (lucio.fellone@gmail.com

I nostri link alle precedenti: Giornate Mondiali della Tubercolosi.

Aggiornato al 23/03/2021


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Giornata Mondiale della Tubercolosi 2020

English translation

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Quest’anno la Giornata Mondiale per la lotta alla Tubercolosi è necessariamente segnata anche dai recenti drammatici eventi legati alla pandemia [1] causata da una nuova malattia infettiva aero-trasmissibile, la COVID-19, causata dal coronavirus Sars-Cov-2 che ha colpito e sta colpendo numerosissime persone in Italia (con 59.138 casi e 5.476 decessi al 23 marzo 2020) e nel mondo (con 332.930 casi confermati e 14.510 morti complessive al 23 marzo 2020) [2]. Numerosi sono i documenti e le guide a carattere tecnico ed informativo messi a disposizione dalla Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS / WHO).

Elevato è l’impegno e altissimo il prezzo pagato dagli operatori sanitari esposti in termini di contagio (più di 5.000 casi in Italia) e di vite umane, spesso e per diverse diverse ragioni, per lo scarso rispetto di norme di prevenzione e controllo delle infezioni .[3,4,5,6,7, 8, 9, 10]

Prevenire la malattia COVID-19 è possibile rispettando molti dei princìpi adottati per la prevenzione della tubercolosi; ugualmente anche per combatterla efficacemente sarà importante apprendere dalle lezioni e dagli errori susseguitisi nella lotta contro la tubercolosi. A questo proposito la OMS ha pubblicato il 20 marzo 2020 una nota informativa rivolta alle strutture assistenziali con alcuni utili suggerimenti  per la cura dei pazienti affetti da tubercolosi nell’ottica della attuale pandemia di COVID-19 (WHO Information Note – Tuberculosis and COVID-19. 20th March 2020. COVID-19: Considerations for tuberculosis (TB) care services).

 

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Anche quest’anno il 24 marzo si celebra la Giornata Mondiale per la lotta alla Tubercolosi 2020 organizzata dalla Stop TB Partnership e supportata dalla World Health Organization (WHO) e dal Centers for Disease Control and Prevention (CDC).

Tutti i materiali relativi alla campagna di quest’anno sono disponibili agli indirizzi web: www.who.int/news-room/campaigns/world-tb-day/world-tb-day-2020/campaign-materials; www.stoptb.org/events/world_tb_day/2020/materials.asp.

Come si evince dal sito ufficiale della WHO

“Ogni anno, celebriamo il 24 marzo la Giornata Mondiale della Tubercolosi (TB) per incrementare sia la pubblica consapevolezza delle conseguenze sanitarie, sociali ed economiche devastanti causate dalla tubercolosi e sia gli sforzi per porre fine all’epidemia a livello globale. La data ricorda il  giorno in cui nel 1882 il Dr. Robert Koch annunciò la scoperta del batterio che causava la tubercolosi e aprì la strada verso la diagnosi e la cura della malattia. 
Tuttora la TB resta la più mortale tra le malattie infettive. Ogni giorno circa 4.000 persone muoiono a causa della tubercolosi e circa 30.000 si ammalano di questa patologia prevenibile e curabile. A partire dal 2000 gli sforzi globali per combattere la tubercolosi hanno salvato circa 58 milioni di persone. Per accelerare la risposta alla malattia in ciascun paese e per il raggiungimento degli obiettivi molti capi di stato si sono riuniti e hanno assicurato uno strenuo impegno per porre fine alla tubercolosi in occasione del primo Meeting di Alto-Livello delle Nazioni Unite (UN) sulla TB tenutosi presso il quartier generale delle Nazioni Unite il 26 settembre 2018.

Con il motto – ‘E’ il momento‘ (‘It’s time’) – si vuole porre l’attenzione sulla urgente necessità di accelerare la risposta contro la tubercolosi per salvare vite e alleviare sofferenze, partendo proprio dal forte impegno sottoscritto nel 2018 dai capi di stato in occasione del Meeting di Alto Livello delle Nazioni Unite sulla tubercolosi.

Traducendo liberamente in italiano estratti dal Riepilogo Generale (Executive Summary- Global tuberculosis report 2019) relativo al Global TB Report 2019 della WHO si ottiene quanto segue.

gtbr19_cover_200px RIEPILOGO GENERALE

[…]

Ultimi dati in merito alla diffusione epidemiologica della TB

A livello mondiale, si stima che 10,0 milioni persone (con un range di 9,0-11,1 milioni)[11] si siano ammalate di tubercolosi nel 2018, un numero che si è mantenuto sostanzialmente stabile negli ultimi anni. Il peso della malattia varia enormemente tra i vari paesi, da meno di 5 a più 500 nuovi casi per 100.000 abitanti all’anno, con una media mondiale pari a 130 nuovi casi. Nel 2018 si sono verificate 1,2 milioni di morti (in un range di 1,1-1,3 milioni) tra le persone non affette da HIV (una riduzione del 27% rispetto alle 1,7 milioni di vittime del 2000) e 251.000 decessi [12] tra coloro che erano HIV-positivi (una riduzione del 60% rispetto alle 620.000 vittime nel 2000).La tubercolosi colpisce persone di entrambi i sessi e di tutte le età; nel 2018 si è avuta una percentuale maggiore di casi tra uomini (dai 15 anni in su di età) pari al 57% del totale. Le donne colpite hanno costituito il 32% del totale e i bambini (al di sotto dei 15 anni di età) l’11%. Tra tutti i casi di tubercolosi, l’8,6% ha colpito soggetti affetti da HIV. A livello geografico la maggior parte dei casi di tubercolosi si sono verificati nelle regioni della OMS del Sud-Est Asiatico (44%), dell’Africa (24%) e del Pacifico Occidentale (18%) con percentuali minori nel Mediterraneo Orientale (8%), nelle Americhe (3%) e in Europa (3%). I 2/3 dei casi globali si sono verificati in 8 paesi: India (27%), Cina (9%), Indonesia (8%), Filippine (6%), Pakistan (6%), Nigeria (4%), Bangladesh (4%) e Sud Africa (3%). Queste nazioni assieme ad altre 22 costituiscono l’elenco della OMS dei 30 paesi a più alta presenza di tubercolosi con l’87% dei casi mondiali.[13] La tubercolosi farmaco-resistente continua a costituire una minaccia per la salute pubblica. Nel 2018 si sono avuti circa mezzo milione di nuovi casi [14] di malattia rifampicino-resistente (il 78% dei quali presentava anche una multifarmaco-resistenza). [15] I 3 paesi che hanno presentato la maggiore quantità di questi casi sono stati l’India (27%), la Cina (14%) e la Federazione Russa (9%). Nel mondo, il 3,4% dei nuovi casi di tubercolosi e il 18% dei casi già precedentemente trattati farmacologicamente presentano una malattia multifarmaco-resistente o rifampicino-resistente (MDR/ RR-TB) con una proporzione maggiore (superiore al 50% per questa tipologia di casi) in paesi dell’ex-Unione Sovietica.

Avanzamento verso gli obietti stabiliti della End TB Strategy per il 2020 

Al momento, molte delle regioni della OMS e molti paesi ad elevata endemia tubercolare non sono ancora sulla strada per raggiungere gli obiettivi stabiliti per il 2020 della End TB Strategy. A livello globale il decremento medio del tasso di incidenza tubercolare è stato dell’1,6% all’anno nel periodo 2000-2018 (del 2,0% tra il 2017 e il 2018). Il decremento cumulativo tra il 2015 e il 2018 è stato solo del 6,3%, notevolmente inferiore rispetto all’obiettivo posto dalla End TB Strategy di una riduzione pari al 20% tra il 2015 e il 2018. Nel mondo la riduzione delle morti complessive da tubercolosi [16] tra il 2015 e il 2018 è stata dell’11% anch’essa pari a meno di 1/3 rispetto all’obiettivo della End TB Strategy di una riduzione del 35% delle vittime totali entro il 2020. Le buone notizie sono che la Regione Europea della OMS è in procinto di raggiungere gli obiettivi in termini di riduzione dei contagi e delle morti, tra il 2015 e il 2018 il tasso di incidenza è diminuito del 15% e quello delle vittime del 24%. Entrambi gli indici sono diminuiti anche nella Regione Africana (rispettivamente del 4,1% e del 5,6% all’anno) con una riduzione cumulativa del 12% per l’incidenza tubercolare e del 16% per le morti tra il 2015 e il 2018. Sulla strada di raggiungere gli obiettivi per il 2020 ci sono anche 7 paesi ad elevata endemia della malattia: Kenya, Lesotho, Myanmar, Federazione Russa, Sud Africa, la Repubblica Unita della Tanzania e lo Zimbabwe. Dal 2016 al 2019, 14 paesi (compresi 7 paesi ad elevata endemia tubercolare) hanno completato un’indagine condotta a partire dalle strutture e servizi presenti a livello nazionale per quantificare i costi sostenuti dai malati e dai loro familiari. Le stime percentuali di coloro che hanno dovuto fronteggiare spese ritenute catastrofiche sono andate dal 27% all’83% per tutte le forme di tubercolosi e dal 67% al 100% per le forme di malattia multifarmaco-resistenti.  I risultati di queste indagini suggeriscono approcci di finanziamento, di distribuzione delle prestazioni sanitarie e di protezione sociale volti a ridurre questi costi. Sono 37 le ulteriori indagini in corso di svolgimento o in pianificazione per il 2019-2020. […]

Conclusioni

I leader di tutti gli stati membri delle Nazioni Unite si sono impegnati a “porre fine alla epidemia mondiale della tubercolosi” entro il 2030 sulla base di traguardi e obiettivi concreti. Dei passi avanti sono stati fatti: gli indicatori globali di riduzione dei casi e delle morti tubercolari, un maggiore accesso alla prevenzione e al trattamento della malattia e un maggiore supporto finanziario stanno andando nella giusta direzione. Una regione della OMS e 7 paesi ad elevata endemia sono sulla strada del raggiungimento degli obiettivi per il 2020 in termini di riduzione di casi e di morti per tubercolosi. Tuttavia, la progressione a livello mondiale e in molte regioni e nazioni non è ancora abbastanza rapida. Nei prossimi 3 anni il finanziamento annuale per la prevenzione e i trattamento della malattia e per la ricerca devono essere pressappoco duplicati, l’accesso alla cura e a trattamenti preventivi devono essere incrementati, le considerevoli spese sostenute dai pazienti e dai loro familiari devono essere ridotte e deve essere intensificata l’azione di tipo multi-settoriale sui principali determinanti dell’epidemia tubercolare.  Il rapporto, elaborato in collaborazione con la OMS, che verrà presentato dal Segretario Generale delle Nazioni Unite all’Assemblea Generale nel 2020 costituirà la prossima occasione per verificare l’avanzamento verso i traguardi e gli obiettivi condivisi per sconfiggere la tubercolosi.

[“Translated into Italian by Lucio Fellone (lucio.fellone@gmail.com) for Updating Medicina del Lavoro from WHO – Tuberculosis (TB) – Executive Summary – Global tuberculosis report 2019. WHO is not responsible for the content or accuracy of this translation. In the event of any inconsistency between the English and the insert language translation, the original English version shall be the binding and authentic version.”]

Bibliografia e note:

  1. WHO Director-General’s opening remarks at the media briefing on COVID-19 – 11 March 2020. WHO official website (visited 03/23/2020)
  2. Situation report – 63 Coronavirus disease 2019 (COVID-19) – 23 March 2020. WHO official website (visited 03/23/2020)
  3. Infection prevention and control during health care when novel coronavirus (nCoV) infection is suspected – Interim guidance 19 March 2020. WHO official website (visited 03/23/2020)
  4. Prevenzione e controllo delle infezioni nelle attività di assistenza sanitaria verso pazienti con sospetta infezione da nuovo coronavirus (nCoV) – guida provvisoria al 25 gennaio 2020. Updating medicina del lavoro 2020.
  5. CORONAVIRUS DISEASE (COVID-19) OUTBREAK: RIGHTS, ROLES AND RESPONSIBILITIES OF HEALTH WORKERS, INCLUDING KEY CONSIDERATIONS FOR OCCUPATIONAL SAFETY AND HEALTH14 febbraio 2020.WHO official website (visited 03/23/2020).
  6. FOCOLAIO EPIDEMICO DI MALATTIA DA CORONAVIRUS (COVID-19): diritti, compiti e responsabilità degli operatori sanitari con incluse considerazioni essenziali per la salute e la sicurezza occupazionale. Updating medicina del lavoro 2020.
  7. Advice on the use of masks in the community, during home care and in healthcare settings in the context of the novel coronavirus (COVID-19) outbreak – 19 March 2020. WHO official website (visited 03/23/2020).
  8. Covid-19 – Raccomandazioni per gli operatori sanitari. Ministero della Salute italiano (visited 03/23/2020).
  9. SARS-CoV-2: Rapporti tecnici IPC. EpiCentro – L’epidemiologia per la sanità pubblica – Istituto Superiore di Sanità (visited 03/23/2020).
  10. Sorveglianza Integrata COVID-19 in Italia (Ordinanza n. 640 del 27/02/2020). AGGIORNAMENTO 23 marzo 2020. EpiCentro – L’epidemiologia per la sanità pubblica – Istituto Superiore di Sanità (visited 03/23/2020).
  11. Per “range” si intende il 95% di intervallo di incertezza.
  12. Quando una persona HIV-positiva muore per infezione tubercolare, la codifica della causa del decesso viene assegnata all’HIV secondo il Sistema Internazionale di Classificazione delle Malattie.
  13. Gli altri 22 paesi sono: Angola, Brasile, Cambogia, Repubblica Centro Africana, Repubblica del Congo, Repubblica Democratica del Popolo di Corea, Repubblica Democratica del Congo, Etiopia, Kenya, Lesotho, Liberia, Mozambico, Myanmar, Namibia, Papua Nuova Guinea, Federazione Russa, Sierra Leone, Thailandia, Repubblica Unita di Tanzania, Vietnam, Zambia e Zimbabwe.
  14. Il 95% di intervallo di incertezza è compreso tra 420.000–560.000.
  15. Definita come resistenza alla rifampicina e all’isoniazide. 
  16. Includendo le morti per tubercolosi sia tra gli HIV-negativi che tra gli HIV-positivi.

Dati tratti dal sito web della WHO del 2018 mostrano che in Italia la mortalità per tubercolosi (tra i non affetti da HIV) è stata di 0,56 (0,55–0,57) ogni 100.000 persone; l’incidenza generale della TB nella popolazione è stata di 7 (6-8,1) casi per 100.000 abitanti. Tali riscontri sono in lieve incremento rispetto al 2017. Questi ed ulteriori dati sono disponibili nella banca dati alla pagina: Tuberculosis country profiles.

WORLD TB DAY 2019: UNITE TO END TB – Join the 2020 Campaign!

Lucio Fellone (lucio.fellone@gmail.com

I nostri link alle precedenti: Giornate Mondiali della Tubercolosi.

Aggiornato al 24/03/2020


TB Europe

 

 

 

 

World TB Day 2019

Italiano

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UMdL participates at the World TB Day 2019 organized by the Stop TB Partnership and supported by the World Health Organization (WHO) and by the Centers for Disease Control and Prevention (CDC).

Also this year thanks to Stop TB Partnership, Campaign materials are available at: www.stoptb.org/events/world_tb_day/2019/materials.asp.

Publications_page_GTB_2018This year report on tubercolosis by WHO is the Global Tuberculosis Report 2018. Last WHO Guidelines on tuberculosis infection prevention and control, 2019 update are available on the official WHO website. Last WHO document about Latent TB Infection (LTBI) is Latent TB Infection : Updated and consolidated guidelines for programmatic management

The theme of World TB Day 2019 is – ‘It’s time’ – puts the accent on the urgency to act on the commitments made by global leaders to: Scale up access to prevention and treatment; Promote equitable, rights-based and people-centered TB response; Ensure sufficient and sustainable financing including for research; Promote an end to stigma and discrimination; Build accountability.

On September 26th 2018, the UN Headquarter in New York City hosted the first-ever United Nations High-Level Meeting on TB under the theme: “United to end tuberculosis: an urgent global response to a global epidemic“. The General Assembly adopted the Declaration of the first-ever United Nations High Level Meeting on TB. More than 1,000 people attended the UN High-Level Meeting on TB 2018 with 15 Heads of State/Government, more than 100 ministers/country delegations, more than 360 civil society representatives and other stakeholders (among them Updating medicina del lavoro), and 10 UN agencies. More information about the event are available on the WHO official website.

Furthermore TB will be also one of the main topics of the coming United Nations High-Level Meeting on Universal Health Coverage on  September 23th 2019. Tuberculosis, like Malaria and AIDS, is predominantly a disease of poorest, vulnerable, criminalised, stigmatised, and marginalised people, TB is a strong indicator of how equitable a country’s health system is. During the UN HLM 2019 there will be a request for further governments’ commitment and more Global Fund to fight and to end the disease.

2017 WHO data about Italy show a TB mortality rate (in no HIV-positive people) of 0.57 (0.56-0.58) cases every 100,000 people, an overall TB incidence of 4.4 (3.8-5.1) cases every 100,000 people. These and further data are available on WHO  database: Tuberculosis country profiles.

WORLD TB DAY 2019: UNITE TO END TB  Join the 2019 Campaign!

Lucio Fellone (lucio.fellone@gmail.com)

Links to: World TB Day 2018,  World TB Day 2017World TB Day 2016World TB Day 2015, and World TB Day 2014.

Last updated 03/24/2019


 

 

 

 

 

 

 

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Giornata Mondiale della Tubercolosi 2019

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Anche quest’anno UMdL partecipa attivamente alla Giornata Mondiale per la lotta alla Tubercolosi 2019 organizzata dalla Stop TB Partnership e supportata dalla World Health Organization (WHO) e dal Centers for Disease Control and Prevention (CDC).

Tutti i materiali relativi alla campagna di quest’anno sono disponibili all’indirizzo web: http://www.stoptb.org/events/world_tb_day/2019/materials.asp.

Come si evince dal sito ufficiale della WHO: “Ogni anno, commemoriamo il 24 marzo la Giornata Mondiale della Tubercolosi (TB) per aumentare la consapevolezza pubblica sulle conseguenze sanitarie, sociali ed economiche devastanti della TB; e predisporre sforzi per porre fine all’epidemia tubercolare a livello globale. La data ricorda il  giorno in cui nel 1882 il Dr. Robert Koch annunciò la scoperta del batterio che causava la tubercolosi e aprì la strada verso la diagnosi e la cura della malattia. 
Tuttora la TB resta la più mortale tra le malattie infettive. Ogni giorno circa 4.500 persone muoiono a causa della tubercolosi e circa 30.000 si ammalano di questa patologia prevenibile e curabile. A partire dal 2000 gli sforzi globali per combattere la tubercolosi hanno salvato circa 54 milioni di persone e hanno ridotto del 42% il tasso di mortalità per TB. Per accelerare la risposta alla malattia in ciascun paese al fine di raggiungere gli obiettivi – molti capi di stato si sono riuniti e hanno assicurato un forte coinvolgimento per porre fine alla tubercolosi in occasione del primo Meeting di Alto-Livello delle Nazioni Unite (UN) sulla TB tenutosi presso il quartier generale delle Nazioni Unite il 26 settembre 2018.

Il tema della Giornata Mondiale della tubercolosi 2019 è – ‘E’ il momento‘ (‘It’s time’) – poni l’accento sull’urgenza di un maggior coinvolgimento dei leader globali su: Estendere l’accesso alla prevenzione e al trattamento; Promuovere una risposta alla tubercolosi che sia equa, basata sui diritti e centrata nelle persone; Assicurare finanziamenti sufficienti e sostenibili includendo anche quelli per la ricerca; Promuovere la fine di pregiudizi e discriminazione; Mettere in opera strumenti di responsabilità e verifica.

Traducendo liberamente in italiano estratti dal Riepilogo Generale (Executive Summary- Global tuberculosis report 2018) relativa al Global TB Report 2018 della WHO si evince:

RIEPILOGO GENERALE

[…]

Ultimi dati in merito alla diffusione epidemiologica della TB

gtbr18_cover_200pxNel Mondo, la TB è una delle 10 cause principali di morte provocata da un singolo agente (superiore rispetto all’HIV/AIDS). Milioni di persone continuano ad ammalarsi  di TB ogni anno. Nel 2017, la tubercolosi ha provocato 1,3 milioni di morti (range tra 1,2-1,4 milioni) [2] tra coloro che erano HIV-negativi e 300.000 morti (range tra 266.00-335.000) tra coloro che erano affetti da HIV.[3] Globalmente, la stima più accurata prevede che 10,0 milioni di persone (range tra 9,0-11,1 milioni) hanno sviluppato una patologia tubercolare nel 2017: 5,8 milioni di uomini, 3,2 milioni di donne e 1,0 milione di bambini. Si sono verificati casi in tutti i paesi e hanno coinvolto tutte le fasce di età, ma in generale il 90% era composto da adulti (di età superiore ai 15 anni), il 9% da persone affette da HIV (il 72% di essi proveniente dall’Africa) e complessivamente i 2/3 di essi erano localizzati in 8 paesi: India (27%), Cina (9%), Indonesia (8%), Filippine (6%), Pakistan (5%), Nigeria (4%), Bangladesh (4%) e Sud Africa (3%). Questi paesi assieme ad altri 22 compongono la lista delle 30 nazioni ad elevato carico di TB che hanno contribuito all’87% dei casi mondiali. [4] Solo il 6% dei casi globali si sono verificati nella Regione Europea della WHO (3%) e nella Regione Americana della WHO (3%). La gravità dei profili epidemiologici nazionali varia ampiamente tra i vari paesi. Nel 2017, si sono verificati meno di 10 nuovi casi ogni 100.000 abitanti nella maggior parte dei paesi ad alto-reddito, 150-400 nella maggioranza dei paesi presenti nella lista dei 30 paesi ad elevato impatto tubercolare e oltre 500 in pochi paesi tra i quali il Mozambico, le Filippine e il Sud Africa. La TB farmaco-resistente continua a costituire una grave problematica in termini di salute pubblica. La stima più accurata a livello mondiale nel 2017 prevede che 558.000 persone (range tra 483.000-639.000) hanno sviluppato una TB che si è dimostrata resistente alla rifampicina (RR-TB), il farmaco di prima linea più efficace, e tra questi l’82% presentava una TB multifarmaco-resistente (MDR-TB). [5] In 3 paesi si sono verificati circa la metà di tutti i casi mondiali di MDR/RR-TB: India (24%), Cina (13%) e Federazione Russa (10%). Nel Mondo 3,5% dei nuovi casi di TB e il 18% dei casi trattati precedentemente presentavano MDR/RR-TB. La maggiore percentuale (> del 50% tra i casi già trattati) è presente tra i paesi facenti parti della ex-Unione Sovietica. Nel 2017 tra i casi di MDR-TB  si stima che l’8,5% (con un intervallo di confidenza del 95% pari a 6,2-11%) abbia presentato una tubercolosi estensivamente multifarmaco-resistente (XDR-TB). [6] Si stima che circa 1,7 miliardi di persone in tutto il Mondo abbiano un infezione tubercolare latente (LBTI) e, per tale ragione, sono a rischio di sviluppare una patologia tubercolare in forma attiva nel corso della loro vita.
[…]

Conclusione

La tubercolosi è una malattia antica che un tempo veniva considerata inevitabilmente mortale. Trattamenti farmacologici efficaci sono stati disponibili a partire dagli anni ’40 e ciò ha consentito, in associazione  allo sviluppo sociale ed economico, a ridurre  l’impatto della TB a livelli molto bassi in Europa occidentale, in Nord America e in alcune altre aree del Mondo. [13] Per molti paesi, tuttavia, la “fine” della tubercolosi in forma epidemica o comunque in termini di grave problematica di salute pubblica resta tuttora solo un sogno piuttosto che una realtà. Il primo Meeting di Alto-Livello sulla TB delle Nazioni Unite il 26 settembre 2018, con la partecipazione di capi di stato e altre eminenti personalità, fornisce la piattaforma da cui incrementare gli impegni e le azioni necessarie per porre termine all’epidemia tubercolare a livello globale entro la scadenza del 2030 stabilita dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs).

Bibliografia

2. Here and throughout the report, “range” refers to the 95% uncertainty interval.
3. When an HIV-positive person dies from TB disease, the underlying cause is coded as HIV in the International classification of diseases system.
4. The other 22 countries are Angola, Brazil, Cambodia, Central African Republic, Congo, the Democratic People’s Republic of Korea, the Democratic Republic of the Congo, Ethiopia, Kenya, Lesotho, Liberia, Mozambique, Myanmar, Namibia, Papua New Guinea, the Russian Federation, Sierra Leone, Thailand, the United Republic of Tanzania, Viet Nam, Zambia and Zimbabwe.
5. Defined as resistance to rifampicin and isoniazid.
6. Defined as MDR-TB plus resistance to at least one drug in the following two classes of medicines used in treatment of MDR-TB: fluoroquinolones and second-line injectable agents.
13. Around 10 or fewer new TB cases per 100 000 population per year and less than one TB death per 100 000 population per year.

[“Translated into Italian by Lucio Fellone (lucio.fellone@gmail.com) for Updating Medicina del Lavoro from WHO – Tuberculosis (TB) – Executive Summary – Global tuberculosis report 2018. WHO is not responsible for the content or accuracy of this translation. In the event of any inconsistency between the English and theinsert language translation, the original English version shall be the binding and authentic version.”]

A seguito del primo Meeting di Alto-Livello delle Nazioni Unite (UN) sulla TB tenutosi presso quartier generale delle Nazioni Unite il 26 settembre 2018, l’Assemblea Generale delle UN ha adottato la Dichiarazione ufficiale a seguito dell’evento (Declaration of the first-ever United Nations High Level Meeting on TB); ciò certifica per la prima volta il coinvolgimento di tutti gli stati membri delle Nazioni Unite su tutti i contenuti della Risoluzione. Il Meeting di Alto-Livello ha unito più di 1000 partecipanti provenienti da tutto il Mondo, inclusi 15 capi di stato, oltre 100 tra ministri e altri leader locali, 360 rappresentanti della società civile e di altri stakeholders (tra cui anche Updating medicina del lavoro), così come 10 agenzie delle Nazioni Unite. L’evento ha usufruito di un webcast e ha raggiunto milioni di persone nel Mondo con un’ampia copertura dei media e dei social network.

Inoltre la TB sarà anche uno dei principali argomenti del prossimo Meeting di Alto-Livello delle Nazioni Unite (UN) sulla Copertura Sanitaria Universale (UHC) che si terrà il 23 settembre del 2019. La tubercolosi, così come la malaria e l’AIDS, è prevalentemente una malattia che nella società affligge i più poveri e le persone vulnerabili, criminalizzate, colpite dal pregiudizio ed emarginate; la TB è un forte indicatore di quanto sia equo il sistema sanitario di una nazione. Durante il Meeting UN 2019 verrà richiesta un ulteriore coinvolgimento dei governi e maggiori investimenti da parte del Fondo Globale per combattere e configgere la malattia.

TB_Guidelines_update_2019

L’ultimo aggiornamento del 2019 in merito alle Linee Guida WHO sulla Prevenzione e il Controllo dell’Infezione Tubercolare (WHO Guidelines on tuberculosis infection prevention and control, 2019 updatesono disponibili sul sito ufficiale dell’Agenzia.

Dati WHO del 2017 mostrano che in Italia la mortalità per Tubercolosi (tra i non affetti da HIV) è stata di 0,57 (0,56–0,58) ogni 100.000 persone; l’incidenza generale della TB nella popolazione è stata di 4,4 (3,8-5,1) casi per 100.000 abitanti. Tali riscontri sono il lieve incremento rispetto al 2016. Questi ed ulteriori dati sono disponibili nella banca dati alla pagina: Tuberculosis country profiles.

WORLD TB DAY 2019: UNITE TO END TB  Join the 2019 Campaign!

Lucio Fellone (lucio.fellone@gmail.com)

I nostri link alla: Giornata Mondiale della Tubercolosi 2018,  Giornata Mondiale della Tubercolosi 2017Giornata Mondiale della Tubercolosi 2016,  Giornata Mondiale della Tubercolosi 2015,  Giornata Mondiale della Tubercolosi 2014.

Aggiornato al 24/03/2019


 

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Giornata Mondiale della Tubercolosi 2018

English translation

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Web

Anche quest’anno UMdL partecipa attivamente alla Giornata Mondiale per la lotta alla Tubercolosi 2018 organizzata dalla Stop TB Partnership e supportata dalla World Health Organization (WHO) e dal Centers for Disease Control and Prevention (CDC).

Tutti i materiali relativi alla campagna di quest’anno sono disponibili all’indirizzo web: http://www.stoptb.org/events/world_tb_day/2018/materials.asp.

Traducendo in italiano dalla scheda informativa (WHO – Tuberculosis (TB) –Thematic fact sheets- Global tuberculosis report 2017) relativa al Global TB Report 2017 della WHO si evince:

NONOSTANTE I PROGRESSI E LE MILIONI DI VITE SALVATE, GLI INTERVENTI E GLI INVESTIMENTI A LIVELLO GLOBALE SONO BEN AL DI SOTTO DI QUELLI NECESSARI

LA SITUAZIONE E LA RISPOSTA ALLA TB

La tubercolosi (TB) è una malattia contagiosa e si trasmette per via aerea.

La TB è una delle 10 cause principali di morte al mondo. Rappresenta anche la principale causa di decessi correlati alla resistenza antimicrobica e tra coloro che sono affetti da HIV.

Il peso

Nel 2016, nel mondo si sono verificati 10,4 milioni di nuovi casi di TB, dei quali 6,2 milioni tra gli uomini, 3,2 milioni tra le donne ed 1 milione tra i bambini. Nel 10% di tutti i nuovi casi il paziente era colpito anche da HIV. In 7 paesi si sono verificati il 64% dei nuovi casi: India, Indonesia, Cina, Filippine, Pakistan, Nigeria e Sud Africa.

Nel 2016 sono morte 1,7 milioni di persone per TB*, tra esse 0,4 milioni era affetta anche da HIV. A livello globale la mortalità correlata alla TB è diminuita del 37% tra il 2000 ed il 2016.

Il rapporto tra i casi e la mortalità dovuti alla malattia oscilla dal 5% in alcuni paesi al 20% nella maggior parte dei paesi nella Regione Africana della OMS. Questo è la conseguenza di una disparità tra i paesi in merito all’accesso ad una diagnosi di TB e ad un trattamento che dovrebbe essere effettuato.

Cura e prevenzione della TB

Il trattamento della TB ha salvato 53 milioni di vite in tutto il mondo tra il 2000 ed il 2016.

9789241565516-engNel 2016, sono stati notificati alle autorità nazionali  e segnalati alla OMS 6,3 milioni di nuovi casi di TB. Ciò evidenzia un gap di 4,1 milioni tra casi i incidenti e quelli notificati, con India, Indonesia e Nigeria che contribuiscono a quasi alla metà di questo gap. A livello globale nel 2015, il successo del trattamento tra coloro che hanno avuto una nuova diagnosi di TB è stato dell’83%.

TB farmaco resistente

La OMS stima che ci siano verificati 600.000 nuovi casi con farmaco-resistenza alla rifampicina, il farmaco di prima linea più efficace. Di tutti questi 490.000 erano affetti da TB multifarmaco-resistente (MDR-TB)**; quasi la metà  sono concentrati in India, Cina e nella Federazione Russa.

Sono stati selezionati ed hanno iniziato una terapia per la MDR-TB un totale di 129.689 pazienti (il 22% dei quali considerati recentemente idonei a ricevere il trattamento). Globalmente, i dati mostrano una tasso di cura medio pari solo al 54% per i pazienti trattati per MDR-TB. Nel 2016, è stato stimato che il 6,2% delle persone con MDR-TB fossero affetti da tubercolosi estensivamente farmaco-resistente (XDR-TB). Nel 2014, i pazienti con XDR-TB hanno avuto un tasso di successo del trattamento pari al 30%.

Indirizzare le epidemie congiuntive di TB ed HIV

Nel 2016, il 57% dei pazienti con TB avevano un risultato documentato di verifica per l’HIV. Nella regione Africana, che presenta la più alta diffusione di TB/HIV, l’82% dei pazienti con TB conosceva il proprio stato in merito all’HIV. A livello globale, l’85% dei casi di pazienti con tubercolosi HIV-positivi notificati nel 2016 sono stati iniziati ad una terapia antiretrovirale. Tuttavia, solo il 39% del totale delle persone affette da HIV e che si stima abbiano sviluppato la TB sono stati indirizzati alla terapia antiretrovirale.

Trattamento preventivo della TB

Un totale di 940.269 persone che sono stati di recente inclusi in una cura per l’HIV hanno iniziato il trattamento preventivo per la TB. Inoltre, 161.740 bambini al di sotto dei 5 anni (il 13% dei 1,3 milioni di bambini che avrebbero potuto) sono stati trattati preventivamente.

Diffusione della diagnosi, , dei nuovi farmaci e regimi terapeutici

Dalla fine del 2016, almeno 28 paesi con un’elevata diffusione della TB, della MDR-TB e TB/HIV hanno adottato algoritmi nazionali che hanno indicato il test Xpert MTB/RIF quale test diagnostico iniziale da effettuare a tutti coloro che presentino segni e sintomi di TB polmonare.

Almeno 35 paesi hanno adottato regimi terapeutici contro la MDR-TB più brevi. Nell’ambito degli sforzi tesi ad aumentare la guarigione da MDR/XDR-TB, 89 paesi e territori hanno iniziato ad usare la bedaquilina e 54 hanno utilizzato il delamanid a partire dal giugno 2017.

RICERCA E SVILUPPO

Nel 2017 sono emerse alcune nuove tecnologie diagnostiche e la valutazione del GeneXpert Omni®, inteso come uno strumento di avvicinamento alla cura con un test molecolare rapido, è stato rinviato.

Ci sono 17 farmaci che sono in trials di fase I, II o III, di questi 8 sono nuovi prodotti, 2 trattamenti hanno ricevuto approvazione accelerata o condizionata dalle autorità di regolamentazione sulla base di risultati di fase IIb e 7 farmaci sono stati riqualificati. Diverse nuove combinazioni di regimi terapeutici sono attualmente in trials di fase II o di fase III.

Sono presenti 12 possibili vaccini in trials clinici: 3 in fase I e 9 fase II o fase III. Nuovi strumenti diagnostici, farmaci e vaccini sono necessari per raggiungere gli ambiziosi obiettivi prefissati dalla End TB Strategy.

COPERTURA SANITARIA UNIVERSALE E PROTEZIONE SOCIALE

Sondaggi sui costi affrontati dai pazienti con TB e dalle loro famiglie sono stati condotti in 7 paesi: Ghana, Kenya, Myanmar, Filippine, Repubblica della Moldavia, Timor Est e Vietnam.  I risultati evidenziano un costo economico e finanziario elevato causato dalla malattia tubercolare.

Nel 2016, dei 10,4 milioni di nuovi casi di TB a livello globale, si stima che 1,9 milioni fossero attribuibili alla malnutrizione, 1 milione all’infezione da HIV, 0,8 milioni al fumo e 0,8 milioni al diabete.

FONDI PER LA TB

I finanziamenti richiesti per una completa risposta alla epidemia globale di TB nei paesi a basso e medio reddito è valutato di 9,2 miliardi di dollari USA, non tenendo conto dei costi per la ricerca e lo sviluppo.

Sulla base di quanto è stato riportato dai paesi, sono stati messi a disposizione per la prevenzione, la diagnosi ed il trattamento della TB 6,9 miliardi di dollari nel 2017, lasciando un gap di quasi 2,3 miliardi di dollari. Complessivamente l’84% dei fondi disponibili nel 2017 provenivano da risorse interne. Tuttavia, queste cifre sono fortemente influenzate dai paesi del gruppo BRICS (Brasile, Federazione Russa, India, Cina e Sud Africa). I BRICS hanno stanziato il 46% di tutti fondi disponibili per la TB nel 2017, il 95% di questa quota proveniva da risorse interne. Il finanziamento legato a donazioni internazionali resta cruciale in altri paesi con elevata diffusione di TB. Esso, infatti, rappresenta il 48% dei fondi disponibili in 25 paesi al di fuori dei BRICS e costituisce il 56% di quelli disponibili nei paesi a basso reddito.

Per la ricerca e lo sviluppo sarebbero necessari almeno ulteriori 1,2 miliardi di dollari USA all’anno per accelerare lo sviluppo di nuovi strumenti.

* Quando una persona HIV-positiva muore per patologie correlate alla TB, la causa di decesso nel sistema della Classificazione Internazionale delle Malattie (ICD-10) viene attribuita alla HIV.
** La tubercolosi multifarmaco-resistente (MDR-TB) è definita come la malattia con resistenza alla rifampicina ed all’isoniazide. La OMS raccomanda che tutti i pazienti con TB rifampicina-resistenti (RR-TB) siano trattati con un regime terapeutico per MDR-TB di seconda-linea.
[“Translated into Italian by Lucio Fellone (lucio.fellone@gmail.com / lucio.fellone@unisi.it) for Updating Medicina del Lavoro from WHO – Tuberculosis (TB) – Thematic fact sheets- Global tuberculosis report 2017. WHO is not responsible for the content or accuracy of this translation. In the event of any inconsistency between the English and theinsert language translation, the original English version shall be the binding and authentic version.”]

Tra il 16 ed il 17 novembre 2017, 118 delegazioni nazionali hanno partecipato ad una Moscow_Declaration_to_End_TB_final_ENGLISHConferenza mondiale che ha portato alla sottoscrizione della “Dichiarazione di Mosca per la fine della TB“.  La Dichiarazione è servita ad indirizzare le 4 principali aree di sviluppo per contrastare la tubercolosi: PORTARE AVANTI LE AZIONI DI CONTRASTO ALLA TB NELL’AMBITO DELL’AGENDA DEI SUSTAINABLE DEVELOPMENT GOALS (SDGS); ASSICURARE UN FINANZIAMENTO SUFFICIENTE E SOSTENIBILE; PERSEGUIRE SCIENZA, RICERCA ED INNOVAZIONE; SVILUPPARE UN’INTELAIATURA MULTISETTORIALE DI RESPONSABILITÀ.

Recentemente è stata pubblicata una nuova guida sulla gestione dei pazienti affetti da Latent TB INFECTIONtubercolosi latente (LTBI) dal titolo Latent TB Infection: Updated and consolidated guidelines for programmatic management

Una traduzione del riepilogo generale all’intero documento è stato fatto dalla Dott.ssa Sveva Indini ed è disponibile alla seguente pagina web: Sintesi – Infezione tubercolare latente: linee guida aggiornate e rafforzate per una gestione programmatica. Qui è disponibile la Executive Summary originale.

Dati WHO del 2016 mostrano che in Italia la mortalità per Tubercolosi (tra i non affetti da HIV) è stata di 0,33 (0,33–0,34) ogni 100.000 persone, l’incidenza della TB nella popolazione è stata di 3,7 (3,1-4,2) casi per 100.000 abitanti. Questi ed ulteriori dati sono disponibili nella banca dati alla pagina: Tuberculosis country profiles.

WORLD TB DAY 2017: UNITE TO END TB  Join the 2018 Campaign!

Lucio Fellone (lucio.fellone@gmail.com / lucio.fellone@unisi.it) / Dott.ssa Sveva Indini (sveva.indini@gmail.com)

I nostri link alla: Giornata Mondiale della Tubercolosi 2017Giornata Mondiale della Tubercolosi 2016,  Giornata Mondiale della Tubercolosi 2015,  Giornata Mondiale della Tubercolosi 2014.

Aggiornato al 24/03/2018

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